Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


sabato 15 agosto 2009

Italiani !!!

fascisti-sumarte

Italiani, patrioti, difensori della Nostra bella e verde terra, rondisti di terra, di mare e di aria, è giunto il momento di riprenderci ciò che è nostro; basta con l’imperialismo di Roma Ladrona, basta con chi vuole infangare le nostre amate valli con sudaticci piedi etiopi. E’ ora di riportare ordine e disciplina. No al cuscus, sì alla polenta taragna. Ben vengano dunque le lodevoli e giuste iniziative dell’Amico, Patriota, Salvatore di noi tutti. E agli efebici pavidi disertori, un solo grido dobbiamo rivolgere: “ Chi non è con noi è contro di noi”. Che sappiano dunque i nemici del nostro popolo, quegli schifosi plutodemogiudaicocratici che per troppo tempo hanno serpeggiato nel seno della Patria, che fino alla morte resisteremo, spavaldi, ghignando in faccia alla nera signora. Essi non ci distruggeranno ma periranno nel tentativo di farlo. Viva dunque la nostra bella Padanìa e abbasso il tricolore, segno di sifilico efebismo. D’ora innanzi, una bandiera sola dovrà garrire al vento: la bandiera del Nord, anzi, dei Nord Uniti. Al bando questa lingua sciatta e figlia del sud imperialista. Da oggi solo il dialetto delle valli del Brenta, i nostri sacri padiglioni uditivi dovranno cogliere. Per tutto questo e altro ancora, mi lodo e mi onoro di proporre al superdotato popolo padano un’iniziativa che per fierezza e importanza non ha eguali: bruciamo la bandiera italiana, storpiamo l’inno di quel marxista di Mameli. Che ad ogni palazzo, androne e appartamento, sventoli alta e fiera la bandiera personale, perché il cittadino padano è uno e indivisibile, solo contro tutti, anche contro se steso. Io per primo già ho issato il mio vessillo e ogni notte, prima di addormentarmi, ringrazio Dio (alto, biondo e ricco), la mia terra d’origine (anche se ho i conti in Svizzera) e la Famiglia (nonostante sia solo come un cane).

Fratelli Padani un solo grido d’ora in poi si dovrà alzare dalle Alpi a Comacchio: Resistere! e resisteremo.

Firmato:

Gruppo (per ora) non armato per la liberazione del Nord da tutto quello che con il nord non ha nulla a che fare a parte i cannoli alla siciliana che sono molto buoni ma probabilmente già figli di un pasticcere di Treviso.

Immagine tratta dal film: “ Fascisti su Marte” di e con Corrado Guzzanti. e Qui.

Aggiunti nuovi link nella sezione Link Amici

giovedì 6 agosto 2009

Il gran sole di Hiroshima

Non c’è bisogno che l’uomo cerchi di allontanare il male da sé, relegandolo in emisferi lontani, metafisici e adducendone le responsabilità a divinità cadute. La nostra specie è perfettamente in grado di ricreare l’Inferno sulla terra, sciogliere milioni di persone innocenti, vecchi, donne, bambini. Storpiandone altre migliaia, uccidendole lentamente, giorno dopo giorno, in uno stillicidio degno della più terrificante punizione divina. Creando, come sottoprodotto di tanto male centinaia di neonati deformi. In pochi decimi di secondo l’odio uccise 78.000 persone. Io sarei morto, voi sareste morti, i vostri cari sarebbero morti. In un battito di ciglia solo le nostre ombre sarebbero rimaste impresse sulle macerie.
Puf, nel tempo di una lacrima migliaia di destini si interrompono, senza neppure il diritto ad un giudizio. Cosa è questo se non una spietata Apocalisse?
hiroshima02
Questo forse è, per i più poveri e indifesi, veramente il peggiore dei mondi possibili.

domenica 19 luglio 2009

Via d’Amelio 19/07/1992 - Un altro Eroe, un’altra commemorazione.

falcone e borsellino
Quando il nostro Paese smetterà di avere bisogno di anniversari per ricordarsi dei propri figli, di coloro che muoiono ammazzati per amore della Giustizia e della Libertà “soltanto” per rendere la vita di ognuno di noi degna, allora il nostro sarà un grande Paese e non semplice lembo di terra martoriato, vilipeso e violentato. Allora e solo allora, i suoi figli, i nostri padri, non saranno morti invano.
Ogni Eroe ha i suoi Angeli al proprio fianco: Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo.
L'Ultima Intervista di Paolo Borsellino in cui il giudice riferì delle possibili correlazioni tra i mafiosi di Cosa Nostra e di ricchi uomini d’affari come il futuro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In questa intervista si parla anche dei legami tra la mafia e l'ambiente industriale milanese e del Nord Italia in generale, facendo riferimento, tra le altre cose, a indagini in corso sui rapporti tra Marcello Dell'Utri, Vittorio Mangano e Silvio Berlusconi.
E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.

Paolo Borsellino  

venerdì 26 giugno 2009

Il Re è morto, Onore al Re.

michael_jackson_thriller

Può, dietro un’ opera d’arte, nascondersi un’intera esistenza? Può un quadro, una statua, un libro o una canzone scindersi da chi l’ha creata, vivere di vita propria e travalicare anche le colpe del suo autore? Michael, al di là dei suoi eccessi, dei suoi processi, delle sue presunte deviazioni, del suo non accettarsi fino a rinnegare la sua stessa pelle è, in alcuni casi, contestabile, deprecabile, per lo meno giudicabile, ma questo non vale per il suo Genio. E’ ora che si dica forte e chiaro, senza fraintendimenti, anche per bocca di quei critici spocchiosi e dei musicofili snob che Thriller è, senza alcun dubbio, l’album più importante (e più bello) della storia della musica moderna. Ventisei anni fa un poco più che ventenne ragazzo nero, già famoso più come fenomeno da baraccone che come artista, ha saputo rivoluzionare il pop in appena quarantadue minuti con canzoni come Billie Jean, Beat It e, appunto, Thriller vendendo qualcosa come 109 milioni di copie. Quel ragazzo ha saputo dimostrare, come solo Elvis prima di lui, che la comunicazione passa anche attraverso il ballo e che il proprio corpo può farsi metafora dei tempi, icona della straniante modernità di quegli anni. E proprio il suo corpo, quel corpo che camminava sulla luna, ne è stato metafora discendente fino alla fine. Ma il Genio è altro, forse troppo grande per essere contenuto in un qualunque corpo mortale e allora ti divora, ti consuma ed in cambio della carne ti dona l’immortalità. L’ultima scena del video di Billie Jean immortala un Michael invisibile che cammina su di un marciapiede che si illumina al suo passaggio; ebbene, il Re ha tracciato il cammino, speriamo che qualcun’altro, prima o poi, sia degno di seguirlo.

Il Re è morto, onore al Re.

giovedì 18 giugno 2009

COME MORIRE DAL RIDERE…PER NON PIANGERE.

Dei ragazzi semplicemente geniali…

…oltreché un gran bel pezzo di sceneggiatura.

Tratto da www.kook.it

mercoledì 3 giugno 2009

Applausi…una risata li seppellirà.

Ortica2009 2

Questa bella vignetta che ha avuto l’onore e il merito di guadagnarsi il secondo posto al Concorso Nazionale di Satira e Umorismo L’Ortica di Ferentino è opera di Alessandro Alessi, “nuovo” amico di Blog e “compagno” di fumetti. Il tema dell’edizione 2009 era "HOMO RIDENS: tributo semiserio a Darwin". Ad Alessandro, all’ edizione intera, alla giuria presieduta da Stefano Disegni e a tutti i partecipanti, vanno i miei più sentiti complimenti.

Bravi, e bravo Ale.

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.