Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


lunedì 27 ottobre 2008

Un Abbraccio A Rosanna

Mentre Governo&Opposizione (quella “&” non l’ho messa a caso) blaterano sul numero di partecipanti alla manifestazione di sabato al Circo Massimo: chi dice duecentomila, chi un milione e mezzo, chi dodici più un austriaco in bicicletta (Bondi), c’è chi i tagli li sta già provando sulla propria pelle: Rosanna, una bambina down di 11 anni si è vista, da un giorno all’altro, dimezzare le ore di sostegno settimanali (da 18 a 9) con il risultato, ovvio ed allarmante, di spezzare drasticamente non solo il proprio apprendimento ma anche, e soprattutto, quel fragile e sottilissimo filo che la rendevano parte di una comunità. Gli sprechi sono tanti, troppi, a volte insopportabili, spesso è facile e conveniente riempirsi la bocca di qualunquismi, i tagli a volte necessari ed auspicabili, ma veramente ci stiamo trasformando in questo; in un popolo che non ha più il senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, di ciò che è un diritto e di ciò che è dovuto? Veramente non siamo più in grado di intrecciare quei sottilissimi fili di cristallo che creano il tessuto della convivenza civile? Veramente vogliamo far finta di nulla e girarci dall’altra parte mentre Rosanna ci osserva spaventata?

Esiste una petizione, creata da Elisa, la madre di Rosanna. Potete leggerla integralmente e firmarla QUI. Con un istante del nostro tempo e un piccolo gesto, possiamo provare a fare tornare il sorriso sul volto di Rosanna e di tutti coloro che lottano, inascoltati, mentre gli altri giocano a chi ha i numeri più grandi.

Io sono venuto a conoscenza di questa petizione dalle colonne de l’Unità, ma penso, spero, che molti altri quotidiani, di destra e di sinistra, abbiano riportato l’appello di Elisa. Ad ogni modo credo sia giusto rimandarvi all’articolo originale pubblicato il giorno 27/ottobre.

venerdì 17 ottobre 2008

Saviano

saviano “ Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile.

Cazzo, ho soltanto ventotto anni. “

Roberto Saviano

Un’Italia senza Roberto Saviano non è un’Italia che ci piace.

gli amici di Fandango.

…e tutti gli amici che vorrebbero un’Italia meno schifosa; perché non si può sempre fare finta di essere in un magico e colorato Luna-Park.

Foto tratta dal sito Ufficiale di Roberto Saviano ad opera di Speranza Casillo. Tutti i diritti riservati.

Anni ‘80 (2)

Ieri ho parlato con Uan che, come ormai saprete, è il mio analista. Per quasi un’ora me ne sono stato coricato sul divanetto del suo studio a Cologno Monzese a parlare dei fatti miei. Fin da subito ho approfittato di quell’incontro per esprimergli i miei dubbi sui Mon Cicci (vedere il Post: Anni ‘80). Le mie parole venivano ogni tanto sottolineate da un suono della suo voce, un gesto d’assenso o di comprensione. Quando ho terminato di parlare, la sua disamina è stata come sempre puntuale ed illuminante. In sostanza soffro di una sindrome infantile con chiare manifestazioni ludiche. Cosa peraltro evidente dal momento che, come lui stesso mi ha fatto notare, stavo parlando con un pupazzo rosa. Come dargli torto dunque? Il genio che si nasconde sotto quello strato di pelo infeltrito riesce a stupirmi ogni volta. Abbiamo terminato la seduta ricordando i bei pomeriggi passati insieme, di Pìolo e di Holly e Benji. Allo scoccar dell’ora ci siamo affettuosamente stretti la mano come sempre e ci siamo dati appuntamento alla prossima seduta. Mi sento un po' meglio, non del tutto a mio agio ma per lo meno rassicurato.


Nanna nana nananna nanananna nananana...

mercoledì 15 ottobre 2008

Anni ‘80

Ok non sto bene…mentalmente intendo, fisicamente non c’è neanche male a parte un leggero mal di gola, così imparo ad andare a corre in maglietta ad Ottobre. Ma torniamo a noi: stamattina, guardandomi allo specchio, mi son venuti in mente i Mon Cicci. Non fate quella faccia, chiunque di voi abbia più di trent'anni sa di cosa sto parlando. I Mon Cicci (o Monchhichi in giapponese) erano quelle sottospecie di orsetti che andavano tanto di moda nei mitici anni ‘80, ma la loro nascita è del ‘75. Io ne avevo uno marrone piccolino che se gli schiacciavi la schiena apriva le braccina a mo’ di pinza e te lo attaccavi dove volevi, alla maglietta, alla cartella, quelli fichi ai passanti dei jeans. bhè per farla breve, visto, appunto, il fatto che non sono tanto sano di testa, ho smanettato in internet invece di lavorare e, sorpresa, ho scoperto l’esistenza del Sito Europeo dei Monchhichi di cui, ovviamente, non potevo non rendervi partecipi. L’economia mondiale è allo sfascio, la scuola italiana ai minimi termini, c’è chi sostiene che Bush sia stato un grande presidente (neppure il diretto interessato ci crede) ma i Mon Cicci o Monchhichi (che dir si voglia) resistono sempre e comunque…da 33 anni ormai. Non so se sentirmi rassicurato o sconvolto. Dovrò parlarne con Uan, il mio analista.

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Foto tratta dal sito Monchhichi Official Homepage. Tutti i diritti riservati.

martedì 7 ottobre 2008

Racconto a puntate?

Amici internettesi, una domanda mi assilla da giorni, rendendomi difficile prendere sonno la notte: può o non può Kiwi, ormai il vostro Blog preferito, l'unico ed inimitabile, pubblicare un racconto horror a puntate? Vi stuzzica l'idea dell'attesa, di quel dolce patimento che intercorre tra la chiusura di un capitolo e l'inizio del successivo, oppure a malapena ricordate cosa avete scritto sulla lista della spesa? Insomma siete quel tipo di persone che diventa strabica nel tentativo di spiare il regalo nascosto sotto la carta lucida e croccante che lo avvolge, oppure Epicuro vi fa un baffo (ogni tanto qualche citazione a caso fa colpo, si sa mai che Umbertone Eco capiti di qua)? Insomma, come al solito, fatemi sapere.

Buon Kiwi a tutti…

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.