Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


mercoledì 1 agosto 2012

Ekecheiria o non Ekecheiria

Nel mondo, a tutt'oggi, ci sono ben 31 conflietti attivi (fonte Peace Reporter):

MEDIO ORIENTE
1. Iraq 140.000 morti dal 2003 (+4.000)
2. Israele-Palestina 7.100 morti dal 2000 (+100)
3. Turchia (Kurdistan) 45.000 morti dal 1984
4. Yemen (Sciiti) 16.000 morti dal 2004
5. Yemen (Tribali) 300 morti dal 2010
6. Yemen (Secessionisti) 200 dal 2009
ASIA
7. Afghanistan 61.000 morti dal 2001 (+10.000)
8. Pakistan (Pashtunistan) 31.000 dal 2004 (+5.000)
9. Pakistan (Balucistan) 1.800 morti dal 2004 (+350)
10. India (Kashmir) 68.000 morti dal 1989 (+400)
11. India (Assam) 52.000 morti dal 1979 (+300)
12. India (Naxaliti) 13.000 morti dal 1980 (+1.200)
13. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1988
14. Thailandia-Cambogia 20 morti dal 2008
15. Thailandia (Pattani) 4.200 morti dal 2004 (+700)
16. Filippine (Npa) 41.000 morti dal 1969 (+350)
17. Filippine (Mindanao) 71.000 morti dal 1984
18. Coree 200 morti dal 1953 (+50)

AFRICA
19. Somalia 10.500 morti dal 2006 (+3.000)
20. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994
21. R.D.Congo (Kivu) 6.000 morti dal 2004
22. Uganda 100.000 morti dal 1987
23. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
24. Sudan (Sud) 400 morti dal 2011
25. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
26. Ciad 2.000 morti dal 2005
27. Nigeria (Delta) 15.000 morti dal 1994
28. Algeria 200.000 morti dal 1992

EUROPA
29. Russia (Nord Caucaso) 50 mila morti dal 1999 (+1.000)

AMERICA LATINA
30. Colombia 300.250 morti dal 1964
31. Messico (Narcos) 32.000 morti dal 2006 (+12.500)

La differenza delle cifre rispetto all'anno scorso registra sia incrementi (indicati tra parentesi) che ricalcoli delle vittime totali fatti sulla base di nuove e più attendibili informazioni

Inutile dire che la maggior parte delle vittime sono donne, vecchi e bambini, la popolazione civile insomma, termine che fa quasi sorridere dal moneto che la loro controparte, i loro carnefici, dovrebbero dunque essere considerati incivili.

P.S. con il terrmine greco Ekecheiria si indicava la Pace Olimpica ovvero quel periodo di tregua forzata che tutte le nazioni greche erano costrette a rispettare durante i Giochi Olimpici, pena il disprezzo di tutte le altre nazioni.
Chissà , forse in un giorno lontano la Guerra stessa sarà considerata una Vergona.

lunedì 25 giugno 2012

Per tornare (semi)seri

Il mio piccolo contributo a Coop for Words 2012. 1500 battute da scrivere su di uno scontrino di supermercato.

Titolo: MELE

Scrivo piccolo perché non c’è spazio su sto’ cazzo di scontrino non perché non abbia niente da dire, anzi! Avrei così tante cose che i pensieri si accavallano e s’ingarbugliano gli uni con gli altri come i riccioli delle a con le pance rigonfie delle p. Ma la cosa buffa o triste o inutile, dipende dai punti di vista, è che magari a voi manco interessa quello che ho in testa e io ho quasi la testa che mi scoppia, che pulsa, che freme che cerca un appiglio su lisce pareti d’indifferenza e d’incomprensione. Che poi sono la stessa roba. Una cosa devi conoscerla per capirla e quindi la mia testa si arrovella nel tentativo di capire e spiegare, spiegare e capire. Capire perché le cose sono arrivate a questo punto, spiegare perché non si possa continuare su questa strada. E alla fine mi trovo con la testa piena e le tasche vuote. A volte preferirei essere girato al contrario; pochi pensieri, qualcosa da mangiare. Perché a dirla tutta lo scontrino che ho in mano manco è mio. Per avercelo uno scontrino devi prima comprare; io, quando posso, rubo. Anche se sarebbe più corretto dire: quando riesco, rubo. Sì esatto rubo, anzi RUBO. Rubo roba fredda e già cotta, qualche coscia di pollo pallida, frutta fresca. Ecco: sono un ladro di mele. Un ladro romantico e profumato con una bella buccia liscia e lucida, perché di buccia, per stare a sto’ mondo, ce ne vuole parecchia e di quella dura anche. Prova a viverci tu con una mela, un mozzicone di matita in mano e uno scontrino rubato.

domenica 27 maggio 2012

Pastafarianesimo: un po’ di storia.

Con questo Post cominciamo una rassegna di interventi atti a fare finalmente luce sulla storia del Pastafarianesimo, religione alla quale io, come molti altri di voi , ho aderito senza se e senza ma; d'altronde, quando la fame di Verità e di carboidrati chiama, non c’è dieta atea che tenga.
Ordunque, cominciamo!
Dal grafico che potete trovare qui sotto si evince una teoria che in altri interventi ho solo sfiorato: i Pirati furono i primi veri Pastafariani della storia. Fu grazie a loro e alla loro lungimiranza se oggi noi abbiamo i nostri Condimenti. Grande fu soprattutto il contributo che il Pirata Mosey diede alla Causa ma, scomparsi i signori dei mari, il nostro Culto, avverso alle altre teorie monoteiste imperati nel mondo quali Cristianesimo, Ebraismo, Islamismo, Mc Donald, è stato dapprima deriso e poi lentamente dimenticato. Il grafico qui sotto disvela senza ombra di dubbio ciò che è in atto da decine di anni oramai.
PiratiVsTemp
La pesante industrializzazione globale, il prosciugamento delle risorse naturali e dunque il conseguente aumento dell’effetto serra servono a ‘Loro’ per far nuovamente scomparire nelle pieghe della storia il Mostro di Spaghetti Volante (nostro unico vero Dio).
Come mai? Direte voi.
E’ presto detto! Rispondo io.
I Pirati trovarono il loro maggior sviluppo negli anni tra il 1820 e il 1860 periodo in cui (grafico docet) l’effetto serra era ai minimi storici. Man mano che il surriscaldamento globale aumentava diminuiva il numero dei pirati e con essi la ‘forza’ del nostro culto. Ora, dopo decenni di anni di oscurantismo, proprio mentre i Pastafariani di tutto il mondo hanno deciso di mostrarsi nuovamente, l’effetto serra torna ad impennarsi (dopo qualche anno di stabilizzazione).
Volete un’ulteriore prova?
La maggior concentrazione di pirati ora nel mondo è in Somalia, zona del globo con l’indice di effetto serra minore e là da loro il Pastafarianesimo va da Dio.
Ramen

martedì 15 maggio 2012

Siamo in missione per conto di Dio (il “Nostro” Dio)


La Chiesa del Mostro di Spaghetti Volante

La nostra Chiesa è esistita in segreto per centinaia di anni e solo recentemente è stata rivelata la sua esistenza attraverso una lettera in inglese, pubblicata nel Maggio 2005.
Con migliaia, se non milioni, di devoti credenti la Chiesa è largamente considerata una religione legittima, anche dai suoi oppositori - principalmente Cristiani fondamentalisti - che hanno accettato che il nostro Dio abbia delle palle più grandi del loro Dio.
Nel 2005, in Usa, lo stato del Kansas decretò l'insegnamento obbligatorio del Creazionismo in parallelo a quello della Teoria dell'Evoluzione, cosicché "i bambini potessero farsi un idea da soli sulla realtà delle cose, confrontando diversi punti di vista". Lo scienziato Bobby Henderson, il nostro profeta, disse a se stesso che se ognuno era libero di asserire come vero un proprio punto di vista sulla questione, allora era venuto il momento di disvelare al mondo l'esistenza del Pastafarianesimo!
Molti pensano che la nostra Chiesa sia un esperimento puramente mentale, satira, che illustra come la teoria del Disegno Intelligente non sia scienza, bensì una pseudoscienza creata dai Cristiani per spingere l'insegnamento del Creazionismo nella scuola pubblica. Questa gente si sbaglia. La nostra Chiesa è totalmente legittima e si basa su un approccio scientifico. Se il nostro culto sembra humor o satira, ciò avviene per pura coincidenza.
Il Pastafarianesimo è una vera religione. Molti di noi non credono che una religione – Cristianesimo, Islam, Ebraismo, Pastafarianesimo – richieda un credo manifestato alla lettera, affinché si venga illuminati spiritualmente. Quindi, si può fare parte di una comunità senza essere indottrinati e ci sono diversi livelli di credo.
Fin dalla sua nascita, l'unico dogma ammesso nella Chiesa del Mostro di Spaghetti Volante è il rigetto di ogni dogma. Quindi nella nostra Chiesa non ci sono regole nè regolamenti, né particolari rituali, preghiere ed altre sciocchezze. Ogni membro ha il diritto di dire come deve essere la Chiesa e come diventerà.
Per i non credenti è difficile definire cosa siamo ma ci sono alcune cose generali che possono essere dette riguardo al nostro credo:
  • Crediamo che i Pirati, gli iniziali Pastafariani, fossero dei pacifici esploratori ed è a causa della disinformazione veicolata dai Cristiani che oggi vengono visti come dei criminali reietti
  • Siamo amanti della birra
  • Ogni Venerdì è la nostra festa religiosa
  • Non ci prendiamo mai troppo sul serio
  • Accettiamo le contraddizioni della vita (sebbene in ciò, siamo veramente unici)
Diventa anche tu un Pirata Pastafariano

lunedì 30 aprile 2012

lunedì 23 aprile 2012

Pomeriggio passato a non aver voglia di lavorare (ovvero: quando il guanto di sfida viene lanciato, è un attimo chinarsi a raccoglierlo).

 

Da un intervento del Professor, Dottor, Grande Eminenza, Etologo, Antropologo, Semiologo, Idraulico Mattia Sirocchi in risposta a un quesito scientifico del Professor AB:

‘Quando si parla di superstar a volte non ci si rende conto che sono più vicine di quanto si pensi…dietro l’angolo: in questo caso a VARSI’. Segue materiale visivo’.

 

Intervento:

Il ‘Varsino’ (o ‘Varsotto’ se piccolo di statura e rotondetto ) e non, come i più credono, ‘Varsigiano’ è un animale dal carattere bonario ma complesso. Onnivoro, si nutre prevalentemente di corteccia di alberi e licheni non disdegnando piccoli insetti e invertebrati. Molto ghiotto dei prodotti del sottobosco gli nuoce però grandemente il fungo. Degli splendidi esemplari che vediamo ritratti nella foto […] non possiamo non soffermarci su quello denominato XXX ovviamente in palese conflitto di interessi (il fratello è il presidente della squadra): nessuno col suo fisico potrebbe mai fare il portiere, neanche al dopolavoro ferroviario. Di altresì grande interesse il primo a sinistra, conosciuto anche come ‘L’uomo Con Gli Occhiali’ appendice che utilizza come una livrea nei rituali di accoppiamento. E l’accoppiamento è la caratteristica che rende il ‘Varsino’ conosciuto dagli etologi di tutto il mondo. Da fine aprile a metà maggio infatti è possibile sentire e, se si è fortunati, vedere orde di questi splendidi animali che corrono per le valli del Ceno e del Taro completamente nudi (a parte gli occhiali appunto) emettendo il loro classico richiamo d’amore: KRRAAAAHHHHKKK KRAAAAHHHKKK CLUUUMMM.

Le femmine della specie, non sapendo resistere, corrono loro incontro brandendo il mattarello e, scelto il proprio compagno, lo abbattono con un colpo micidiale sulla nuca. Da quel momento in poi per il nostro ‘Varsino’ maschio la pacchia è finita; niente più uscite con gli amici, né calcio, né calcetto.

Per fortuna gli resta SKY.

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Risposta Del Dott. Mauro, indigeno:

Tutto perfetto, Rango, eccezion fatta per il rapporto di parentela fra i XXX.

Sottolineo che in Val Ceno (splendida e verdeggiante valle parmense che vi invito a visitare in maggio, al termine della stagione degli amori), il rituale d’accoppiamento, benché da te descritto con esattezza e dovizia di particolari, a volte tende anche a degenerare il litigi dimostrativi fra i maschi i quali preventivamente si radunano al bar centrale (da Cido, per gli avvezzi ai luoghi) e, dopo una dozzina di campari corretti vino bianco, alcune birre, forse uno o due toast e alcune bottiglie di malvasia o fortana della valle, si provocano vicendevolmente pronunciando frasi in dialetto valligiano (es: “te si ca t’è un tanò”, oppure “to màr l’è pes che una vàca: sa cioca un usel in tera al rimbalsa mìa du vòt!”, eccetera…) per poi misurarsi a colpi di manici di badile. Perde colui a cui il manico di badile si spezza per primo sulla schiena dell’altro.

Nulla da eccepire sul resto e fiero di essere Valcenese!

Mauro

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Risposta alla risposta del Professor, Dottor, Grande Eminenza, Etologo, Antropologo, Semiologo, Idraulico, Casalingo: Mattia Sirocchi:

Tutto ciò dimostra che anni passati a studiare l’esemplare nulla possono con la pratica e la vita costante e assidua. Questo è il vero limite della scienza: l’osservazione, ahimè, non è tutto.

Ti ringrazio di avermi così salacemente edotto e rinnovandoti la mia stima ti invito fin da ora a prendere parte alla mia prossima conferenza dal titolo: ‘La Scienza: soltanto un eponimo ornamento?’ che si terrà nel mese di giugno corrente anno presso la trattoria da Gianni.

Ovviamente l’invito a presenziare è rivolto a tutti.

Seguiranno ciccioli e malvasia a buffet!

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Chiusura dell’eminente ‘Conte’ Max, poeta, esperto di nodi marinareschi e polpette al sugo.

Dopo cotanta conoscenza e sapere, infarcita di delicate spiegazioni e passi di tal alto vissuto popolare, vergherei una lirica per conquistare anch'io un posto in prima fila alla conferenza da tal Gianni.

"O Varsino, O Valcenese

April è lo perfetto mese,

quando gemma sboccia in fiore

ti raduni e mieti amore,

finché in Ceno che ribolle

ti immergi e torna molle ......"

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P.S. se qualcuno per caso si riconoscesse nelle descrizioni, fosse Valcenese o altro e si offendesse, per favore non rompete il cazzo che qui si fa scienza vera, mica caccole.

mercoledì 11 aprile 2012

Fatemi un favore:

tanto non c’avete un cazzo da fare se no non sareste qui. Date un occhio al sondaggino a lato (colonna di sinistra per chi guarda il monitor, destra per chi ci sta dietro), e dite la vostra.

Grazie!

domenica 8 aprile 2012

Premio Pietro Miccia 2012 ecco i vincitori:

1° premio
Marco Ventura e Liana Recchione
con Midnight souls
2° premio
Federica Spagone e Simone Antonello
con Zlatovlaska: la lacrimevole storia di Riccioli d’oro
3° premio
Fabien Fuego Ferrero Merlino
con Il fantastico incubo di Lele

Come potete leggere, noi non ci siamo…tripletta mancata dunque ma rimaniamo cazzuti e fiduciosi per il destino del progetto Hansel e Gretel…
Grandi complimenti ai tre classificati e in bocca al lupo per il futuro.

P.S. grazie a tutti coloro che hanno tifato per noi e fattoci i complimenti nei giorni passati.

lunedì 2 aprile 2012

Rompiamo gli indugi

Debellata con un colpo gobbo la scaramanzia e dal momento che ufficialmente siamo tra i 10 finalisti del concorso di Torino Comics, “Premio Pietro Miccia 2012”, mi viene naturale postare di seguito le bellissime tavole di Salvatore Callerami (chine, matite, notti insonni) e di Federica Bentivegna (colori, ombre, tanta pazienza).
Per questo concorso ho deciso di riscrivere a modo mio una favola già esistente (come da bando) e la scelta è caduta su  Hansel e Gretel due gemelli che vivono, loro malgrado, presso l’orfanotrofio J. e W. Grimm, triste istituto di una Londra vittoriana cupa e magica.
Non sto qui a sciorinarvi tutta la storia perché magari manco vi interessa; nel caso comunque, prevedo possibili futuri aggiornamenti.
Tifate per noi o prodi kiwinauti.
tavola 3 da stampare tavola 3
tavola 8 stampare tavola 8

mercoledì 14 marzo 2012

Guardate le stelle, là è il nostro Futuro.

 

Mi sembrava un buon titolo per attirare la vostra attenzione, in realtà volevo postarvi qualche nuova tavola. Il progetto è “vecchio” ma il restyling, in quanto tale, conferisce al tutto un’aurea di novità.

Beccatevela:

tavola 3 nuova rid

Disegni del sempre inossidabile Salvatore Callerami

Colori della tutt’ora fluorescente Federica Bentivegna

Testi miei

lunedì 23 gennaio 2012

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.