Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


lunedì 6 aprile 2009

Piccoli lettori non piccoli libri

“Venghino venghino signore e signori, mesdames et messieurs: la fiera del libro per bambini ha aperto le sue porte…”

biglietto bologna book 001

…ed ormai le ha anche richiuse. Dal 23 al 26 marzo infatti si è tenuta a Bologna la fiera del libro per ragazzi in cui più di mille espositori, provenienti da tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di mostrare le loro novità. Dall’ Olanda alla Grecia, dal Marocco all’Iraq passando per Brasile e Corea e, ovviamente l’Italia, ho avuto la fortuna di parlare con editori ed autori di ogni parte del mondo scambiando idee, opinioni e contatti che spero vivamente diventino proficue collaborazioni nei mesi a venire. Ragazzi, ci sono storie meravigliose nascoste nel mondo intorno a noi la cui magia vi ricompenserà mille volte della fatica fatta per scovarle. Abbiate la forza di andarle a cercare! Al mio fianco (ed io al suo) l’amico di sempre: Marco Furlotti con il quale, oltre ad aver condiviso autostrada, benzina e male ai piedi per le centinaia di kilometri percorsi, a breve collaborerò (fate gli scongiuri) ad alcuni interessanti progetti che vedono per protagonisti ragni col cappello, micro dinosauri e gatti parlanti. La fatica è tanta, il tempo poco e la voglia di fare bene non ci fa chiudere occhio la notte ma speriamo che gli sforzi di oggi vengano ricompensati domani. Ovviamente VOI, cari Kiwinauti, sarete i primi a sapere ogni cosa, per ora accontentatevi di questo breve Post.

A Presto e buon Kiwi a tutti.

venerdì 3 aprile 2009

E si ricomincia…

Carissimi Kiwinauti ben ritrovati.

Scusate tanto per l’assenza protrattasi per molto (troppo) tempo, soprattutto per chi vorrebbe rendere questo spazio qualcosa di più che una semplice vetrina virtuale. Mi ha fatto molto piacere che, nonostante la mia assenza, in tanti abbiate continuato a curiosare periodicamente su Kiwi lasciando messaggi alla Kiwimail e nei Post, questo sì che ti fa alzare bene la mattina :) . Ma non perdiamo altro tempo prezioso con le scuse (sebbene doverose) e le sviolinate e vediamo di ricominciare lì da dove avevamo lasciato qualche mese fa.

Talmente tante cose sono successe da febbraio che elencarle tutte sarebbe di una barba colossale per cui ho deciso di affrontarle separatamente una per una nel corso dei prossimi Kiwipost. La più bella di tutte però non riesco a tenerla nascosta e quindi ve la svelo subito:

TA-DA (detto con enfasi):

grazie al lavoro straordinario di una vera artista: Gloria Martinelli, ho avuto l’opportunità di partecipare al concorso Pietro Miccia che si terrà verso la metà di aprile in occasione del Torino Comics 2009. Al di là di come vada a finire, colgo l’occasione per ringraziare Gloria che ha aderito con entusiasmo (oltreché con grande bravura e professionalità) al progetto trasmettendovi una forza grafica degna del primo premio (andate a curiosare sulle sue pagine in internet e vedrete un sacco di belle immagini).

Io mi sono divertito molto a scriverlo, Gloria a disegnarlo, spero voi a leggerlo.

Buon Kiwi a tutti e alla prossima…

Ciau!

lunedì 9 febbraio 2009

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Finalmente te ne sei andata….volando più in alto di tutti quegli sporchi avvoltoi che ti giravano intorno. Finalmente sei riuscita a compiere il tuo volere, a non essere più un guscio, ad essere prigioniera. Ora sei libera. Vola in alto, l’amore di tuo padre sarà sempre con te, che tu sia sempre con noi.

domenica 11 gennaio 2009

11/01/1999 – 11/01/2009 Omaggio al più grande poeta italiano di sempre.

« [...] Mi pare che sempre di più sarebbe necessario che invece di dire che Fabrizio è il Bob Dylan italiano, si dicesse che Bob Dylan è il Fabrizio americano. »
(Fernanda Pivano, consegnando il Premio Lunezia 1997 a Smisurata preghiera)


- La Guerra di Piero (registrazione del 1969)


- Via del Campo


- Il Pescatore


La Storia Siamo Noi - Speciale Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè: La Mostra A Genova (31/12/2008 - 3/05/2009)

lunedì 29 dicembre 2008

Oh La Neve (piccola poesia di inizio inverno)

Oh la neve
che col suo bianco fulgore ammanta i tetti e gli ombrelli
mentre spirali di miasmi azzurri s’ innalzano da ciminiere infreddolite.

Oh la neve
che ricopre le strade di una sottile e rilucente lastra di infido ghiaccio
mentre auto ubriache sbandano armoniosamente in un cozzar di lamiere e tigli.

Oh la neve
che fa tremar di freddi palpiti i giovani innamorati, abbracciati come orsi polari
mentre dolci vecchine scivolano al suolo sbriciolandosi femori e pensioni.

Oh la neve
che induce studenti fugaioli a gaie guerre di bianchi e soffici dardi, e poco importa se un’ impazzita saetta, scagliata con troppo d’annunziano virgulto, colpisce la mia auto.
Pazienza! esclamo io, mentre sento stridere la coppa dell’olio su un ingrato crostone gelato ed il mio meccanico gioire in anticipo per un bianco Natale.

Oh la neve
che monda le nostre anime e ammonisce i nostri cuori.

Oh la neve
sì, sì è tutto molto bello ma l’inverno prossimo lo passo alle Seychelles!

venerdì 19 dicembre 2008

Ho Fatto Un Sogno

L’altra notte, o forse un anno fa, o forse domani, ho fatto un sogno. Mi aggiravo per le strade di un paese che sarebbe potuto essere bellissimo, colorato e profumato di tigli in fiore ed invece, dal cielo, cadevano untuosi fiocchi di neve grigiastri che facevano a cazzotti con arroganti Pm10. Il Natale era alle porte e dalle belle e luminose vetrine dei negozi, un caldo tepore di festa saliva lieve fino al cielo per la gioia dei cuori di Gesù bambino e dell’unione industriali. Da una vecchia e gracidante radio a manopoloni usciva, stanca, la voce di 50.000 operai messi in cassaintegrazione dalla più grande industria del Paese la quale, ebbe la brillante idea di chiamare un suo prodotto “Idea” nonostante l’ultima sua idea sensata l’avesse avuta almeno trenta anni prima. “Che volete farci” rispondevano dall’alto del consiglio di amministrazione, “C’è la crisi, c’è la crisi”. “Stronzi! Stronzi!” rispondevano i 50.000, ma ormai la voce alla radio si era spenta e io non li sentì più. Vidi invece un arrogante e spocchioso ministro di quel non bel paese puntare il dito contro un ospedale di una fredda e languida regione del nord, minacciandola di gravi sanzioni se questa avesse anche solo minimamente pensato di seguire le direttive di una sentenza di cassazione oltreché di permettere ad ognuno di noi di decidere in coscienza riguardo alla propria esistenza. Per fortuna ho poi visto un dirigente di quella stessa struttura, sedersi educatamente ad un tavolo e con estrema educazione dire al ministro, in sostanza, che sarebbe anche ora che si facesse un po' i cazzi suoi. Ho sognato un altro alto rappresentante del governo dire che le leggi raziali furono un’infamia dimenticandosi che i suoi “avi” di ex partito con cui era andato a braccetto fino a poco tempo prima, quelle leggi le avevano proposte, votate ed applicate. In una cosa però aveva ragione: “La Grande Meringa” non si oppose. E poi ho visto corruzione, degrado, tutori dell’ordine pubblico manganellare innocenti di colore, senza tetto venir dati alle fiamme per noia, ed altro, altro ancora. Ma non importava, perché agli abitanti di quel non bel paese bastava avere mille finti canali colorati in TV, qualche bel sorriso rassicurante e la mezzora d’indignazione collettiva ogni giorno ed erano felici come bambini, mentre i bambini, quelli veri, molto più saggi e assennati li guardavano basiti pensando all’unisono: “Ma andate a cagare che tanto in culo al futuro ci andiamo noi, vero?”

Poi mi sono svegliato. Del sogno rimaneva solo un vago sapore amaro nella mia bocca. Ho acceso la televisione ed ho ascoltato le notizie piangendo. Poi sono tornato a dormire perché il Paese in cui vivo è molto peggio di quello che avevo sognato!

Buon Natale e un felice Kiwi a Tutti.

natale120

mercoledì 12 novembre 2008

Con Kiwi non siete mai soli

Carissimi Kiwinauti, il vostro sito preferito non smette mai di stupirvi. Da oggi, infatti, potrete iscrivervi come LETTORI ed entrare a far parte di una élite di fortunatissimi navigatori. Una élite che non vi renderà più belli o più ricchi, non vi farà conoscere persone importanti o prestigiose, non vi renderà più fichi ( o l’equivalente femminile), insomma non cambierà per nulla le vostre vite ma volete mettere la soddisfazione? Le uniche due cose che dovrete fare sono: crearvi un Account Google, potete farlo da questo stesso Post cliccando Qui oppure cliccare direttamente “segui questo Blog” sotto la sezione Lettori (in questo caso la difficoltà è pari a quella di sbucciare una banana, ci riescono anche le scimmie). Una volta creato il vostro bell’account che, tra l’altro, vi darà un sacco di altre possibilità, tra le quali personalizzarvi la vostra prima pagina del web, basterà iscriversi nella sezione Lettori. Potrete farlo in maniera anonima o inserire il vostro profilo e il vostro Avatar. Per tutti coloro che si iscriveranno alla Kiwicomunity presto ci saranno piacevoli sorprese. Parola di Apteryx.

mercoledì 5 novembre 2008

YES WE CAN!

Ecceheccazzo Finalmente! Forse un Post ispirato all’elezione del primo presidente nero d’America, al primo presidente democratico dopo otto anni di fallimentare, disastrosa, ripugnante, amministrazione Bush, poteva avere un incipit migliore ma, lasciatemelo dire, un sospiro di sollievo è la prima cosa che mi è uscita stamattina quando ho letto la notizia. E’ inutile negarlo, siamo tutti (gli obamiani della prima ora, non quelli che sono saliti sul carro del vincitore nelle ultime settimane) pieni di speranza e con una piacevole, fisica, vibrazione elettrica sottopelle. Nella nostra mente una vocina si è fatta strada, tra l’irrazionale e il possibile, giorno dopo giorno. All’inizio si trattava di un lieve sussurro poi è divenuta un’eco, ed infine un urlo liberatorio: eccheccazzo dai che qualcosa, finalmente, sta cambiando! Non sono mai stato particolarmente filoamericano, non più di quanto sia mai stato filofrancese, filotedesco, filospagnolo o filovenezuelano; tanto per dire, non mi reputo neppure particolarmente filoitaliano. Mi considero solo estremamente fortunato ad essere nato nell’emisfero ”giusto” del mondo e dovrei (dovremmo) ringraziare ogni giorno il caso, o chi per esso, che ci ha messo da questa parte dell’equatore. Da stamattina, però, è inevitabile che si guardi agli Stati Uniti con maggior simpatia. Anche noi vorremmo far parte di un cambiamento epocale, anche noi vorremo un capo di Governo giovane (Obama ha 47 anni appena compiuti, Veltroni 53, Berlusconi 72, Fini 56, ecc. ) qualcuno che abbracci il cambiamento, che sappia usare e sfruttare le nuove tecnologie (il movimento Obamiano in America è nato, cresciuto e diffuso soprattutto tramite internet), un uomo che dica cose di buon senso. Nell’agosto del 1963 Martin Luther King ha pronunciato uno dei suoi più famosi discorsi (I Have A Dream), all’epoca i neri non avevano ancora il diritto di voto, che arriverà solo nel 1965 (Obama compieva 4 anni). Da allora, nel bene e nel male, gli Stati Uniti ne hanno fatta di strada. Ora sono ad una svolta, uno di quei momenti in cui la Storia, con la sua valanga inarrestabile di cause ed effetti, col suo fangoso e spesso sotterraneo incedere, ha compiuto uno scarto improvviso. C’era chi sosteneva che i cambiamenti avvengano per strappi e che alcuni uomini incarnino i tempi. Forse è arrivato il momento di ricominciare da quel 4 aprile ‘68. Che sia veramente la volta buona?

Finalmente!

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.