Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


lunedì 20 aprile 2009

Una Firma Per Il Fumetto

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E’ UN POST UN Pò LUNGO MA è IMPORTANTE. LEGGETELO.

“Nel 2008 abbiamo celebrato, insieme al Corriere dei Piccoli, il centenario della nascita del Fumetto in Italia, ma la deduzione errata che questi fosse un prodotto per bambini e persone di scarsa cultura è stato il retaggio negativo che lo ha accompagnato per decenni, fino a creare notevoli crisi di identità tra gli addetti ai lavori.
Pur senza avere chiari quali fossero i loro diritti, gli autori di fumetti hanno cominciato a capire chi fossero soprattutto all’inizio degli anni ‘70, anche grazie all’intervento culturale di persone come Umberto Eco, Oreste Del Buono, Federico Fellini, Dino Buzzati, Claudio Bertieri che nel decennio precedente ispirò la nascita del Salone di Lucca e di Linus e che cercò di far capire le potenziali proprietà di questo mezzo di comunicazione, che ha riempito l’immaginario di intere generazioni,
Molti hanno provato a creare una coscienza professionale, ma tutto si è arenato davanti al nostro ‘ individualismo artistico’.
Con la nefasta conseguenza che noi autori di fumetti NON esistiamo ufficialmente ancor 'oggi  nella legislazione italiana.

L’iniziativa UNA FIRMA PER IL FUMETTO, sottoscritta da Umberto Eco, Vincenzo Cerami, Giulio Giorello, Goffredo Fofi, Moni Ovadia, Vincenzo Mollica, sostenuta da addetti ai lavori,  associazioni, manifestazioni, scuole, riviste e semplici appassionati, vuole essere di sostegno alle forze politiche che anche in questa legislatura porteranno  l’integrazione di Legge all’attenzione dell’attuale Governo.
Dopo 70 anni di attesa, il riconoscimento dei nostri diritti, oltre ad essere un ‘atto dovuto’ nei confronti di migliaia di contribuenti dello Stato, porterebbe in dote solo prestigio, riconoscenza e nessun aggravio economico.
Noi autori più anziani, per rispetto della generazione più giovane e dei lettori che ci seguono con passione, abbiamo il DOVERE d’impegnarci per primi in questa iniziativa che, priva di ogni colore politico e rivendicazione sindacale, dia la possibilità al nostro mezzo di comunicazione di evolvere senza ulteriori fraintendimenti e nel pieno rispetto dei ruoli ricoperti da scrittori,disegnatori ed editori.”

( IVO MILAZZO )

Mi sono permesso di riportare fedelmente le parole di Ivo Milazzo, che tra l’altro si trovano direttamente sul sito, poiché meglio non avrei potuto spiegare e contribuire alla divulgazione di questa importante iniziativa; e dal momento che i Blog passano ma le battaglie restano  troverete il Link all’iniziativa sempre presente sulla colonna qui a fianco. Aggiungo un solo appello, questa volta tutto mio: firmate! Se vi sta a cuore questa bellissima forma d’arte, ma soprattutto di libertà, che voi siate professionisti, appassionati, o “semplici” lettori, contribuite a far sì che il Fumetto ed i sui Artigiani possano vivere per altri cento anni.

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.