Ecceheccazzo Finalmente! Forse un Post ispirato all’elezione del primo presidente nero d’America, al primo presidente democratico dopo otto anni di fallimentare, disastrosa, ripugnante, amministrazione Bush, poteva avere un incipit migliore ma, lasciatemelo dire, un sospiro di sollievo è la prima cosa che mi è uscita stamattina quando ho letto la notizia. E’ inutile negarlo, siamo tutti (gli obamiani della prima ora, non quelli che sono saliti sul carro del vincitore nelle ultime settimane) pieni di speranza e con una piacevole, fisica, vibrazione elettrica sottopelle. Nella nostra mente una vocina si è fatta strada, tra l’irrazionale e il possibile, giorno dopo giorno. All’inizio si trattava di un lieve sussurro poi è divenuta un’eco, ed infine un urlo liberatorio: eccheccazzo dai che qualcosa, finalmente, sta cambiando! Non sono mai stato particolarmente filoamericano, non più di quanto sia mai stato filofrancese, filotedesco, filospagnolo o filovenezuelano; tanto per dire, non mi reputo neppure particolarmente filoitaliano. Mi considero solo estremamente fortunato ad essere nato nell’emisfero ”giusto” del mondo e dovrei (dovremmo) ringraziare ogni giorno il caso, o chi per esso, che ci ha messo da questa parte dell’equatore. Da stamattina, però, è inevitabile che si guardi agli Stati Uniti con maggior simpatia. Anche noi vorremmo far parte di un cambiamento epocale, anche noi vorremo un capo di Governo giovane (Obama ha 47 anni appena compiuti, Veltroni 53, Berlusconi 72, Fini 56, ecc. ) qualcuno che abbracci il cambiamento, che sappia usare e sfruttare le nuove tecnologie (il movimento Obamiano in America è nato, cresciuto e diffuso soprattutto tramite internet), un uomo che dica cose di buon senso. Nell’agosto del 1963 Martin Luther King ha pronunciato uno dei suoi più famosi discorsi (I Have A Dream), all’epoca i neri non avevano ancora il diritto di voto, che arriverà solo nel 1965 (Obama compieva 4 anni). Da allora, nel bene e nel male, gli Stati Uniti ne hanno fatta di strada. Ora sono ad una svolta, uno di quei momenti in cui la Storia, con la sua valanga inarrestabile di cause ed effetti, col suo fangoso e spesso sotterraneo incedere, ha compiuto uno scarto improvviso. C’era chi sosteneva che i cambiamenti avvengano per strappi e che alcuni uomini incarnino i tempi. Forse è arrivato il momento di ricominciare da quel 4 aprile ‘68. Che sia veramente la volta buona?
Finalmente!
1 commento:
troppo bello per essere vero...da buon pessimista, e visto lo schifo americano degli ultimi 8 anni ( e dell'ultimo secolo) secondo me gli fanno un culo a paiolo, roba tipo attentato o tra qualche anno lo invischiano in uno scandalo peso. ultima delle mie previsioni: un nuovo 11 settembre, prima dell'inizio del suo mandato, che lo mette in un mare di merda. Mi auguro di no con tutto il cuore! ma mi aspetto prima o poi un boeing di "inesistenti" talebani piombare sulla casa bianca mentre fa colazione. In bocca al lupo Obama!!!
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