Benvenuti cari Internauti su Kiwi il sito di cui, come dice l’intestazione stessa, non ce n’era affatto bisogno e di cui non se ne sentiva affatto la mancanza, ma tant’è ormai i vostri astro-modem vi hanno portato fino a qui e dunque perché non dare un’occhiata? Soprattutto perché, dal momento che questo Blog è in rete dal settembre 2008, parecchie sono le cose interessanti. Innanzitutto i racconti e le storie che troverete verranno periodicamente cambiate e archiviate sperando che, almeno prima o poi, qualcuna di esse sia di vostro gradimento. A tal proposito vi segnalo la nuova sezione in cui potrete leggerei nuovi e vecchi racconti, inediti e non. Poi, poiché il Blog è mio e me lo gestisco io, troverete le Slideshow di alcuni fumetti realizzati con grandi artisti, oltreché amici, e le rispettive sceneggiature originali (per chi è interessato). Ho dato anche un piccolo spazio ad una passione che mi ha contagiato: la fotografia ed ho inserito un piccolo filmato di quel genio senza pari che è Neil Gaiman, registrato al Festivaletteratura di Mantova.

Per ora è tutto, buona navigazione...


mercoledì 5 novembre 2008

YES WE CAN!

Ecceheccazzo Finalmente! Forse un Post ispirato all’elezione del primo presidente nero d’America, al primo presidente democratico dopo otto anni di fallimentare, disastrosa, ripugnante, amministrazione Bush, poteva avere un incipit migliore ma, lasciatemelo dire, un sospiro di sollievo è la prima cosa che mi è uscita stamattina quando ho letto la notizia. E’ inutile negarlo, siamo tutti (gli obamiani della prima ora, non quelli che sono saliti sul carro del vincitore nelle ultime settimane) pieni di speranza e con una piacevole, fisica, vibrazione elettrica sottopelle. Nella nostra mente una vocina si è fatta strada, tra l’irrazionale e il possibile, giorno dopo giorno. All’inizio si trattava di un lieve sussurro poi è divenuta un’eco, ed infine un urlo liberatorio: eccheccazzo dai che qualcosa, finalmente, sta cambiando! Non sono mai stato particolarmente filoamericano, non più di quanto sia mai stato filofrancese, filotedesco, filospagnolo o filovenezuelano; tanto per dire, non mi reputo neppure particolarmente filoitaliano. Mi considero solo estremamente fortunato ad essere nato nell’emisfero ”giusto” del mondo e dovrei (dovremmo) ringraziare ogni giorno il caso, o chi per esso, che ci ha messo da questa parte dell’equatore. Da stamattina, però, è inevitabile che si guardi agli Stati Uniti con maggior simpatia. Anche noi vorremmo far parte di un cambiamento epocale, anche noi vorremo un capo di Governo giovane (Obama ha 47 anni appena compiuti, Veltroni 53, Berlusconi 72, Fini 56, ecc. ) qualcuno che abbracci il cambiamento, che sappia usare e sfruttare le nuove tecnologie (il movimento Obamiano in America è nato, cresciuto e diffuso soprattutto tramite internet), un uomo che dica cose di buon senso. Nell’agosto del 1963 Martin Luther King ha pronunciato uno dei suoi più famosi discorsi (I Have A Dream), all’epoca i neri non avevano ancora il diritto di voto, che arriverà solo nel 1965 (Obama compieva 4 anni). Da allora, nel bene e nel male, gli Stati Uniti ne hanno fatta di strada. Ora sono ad una svolta, uno di quei momenti in cui la Storia, con la sua valanga inarrestabile di cause ed effetti, col suo fangoso e spesso sotterraneo incedere, ha compiuto uno scarto improvviso. C’era chi sosteneva che i cambiamenti avvengano per strappi e che alcuni uomini incarnino i tempi. Forse è arrivato il momento di ricominciare da quel 4 aprile ‘68. Che sia veramente la volta buona?

Finalmente!

1 commento:

Anonimo ha detto...

troppo bello per essere vero...da buon pessimista, e visto lo schifo americano degli ultimi 8 anni ( e dell'ultimo secolo) secondo me gli fanno un culo a paiolo, roba tipo attentato o tra qualche anno lo invischiano in uno scandalo peso. ultima delle mie previsioni: un nuovo 11 settembre, prima dell'inizio del suo mandato, che lo mette in un mare di merda. Mi auguro di no con tutto il cuore! ma mi aspetto prima o poi un boeing di "inesistenti" talebani piombare sulla casa bianca mentre fa colazione. In bocca al lupo Obama!!!

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Writing for Comics di Alan Moore

Writing for Comics di Alan Moore
[...] Ma ovviamente, dal momento che stiamo parlando di un pubblico di massa composto da migliaia di singoli individui, non c'è alcun modo per l'artista di arrivare a conoscere i gusti di ciascuno di essi. La risposta convenzionale a questo dilemma, almeno stando a quanto si evince dal comportamento di parecchie grandi case editrici di fumetti, è tentare di non offendere nessuno[...]. Questo concetto evita oltretutto di considerare anche solo per un istante il vasto numero di potenziali lettori che non intendono sprecare il loro tempo con innocue pappette predigerite che hanno tutto l'aspetto di cibo letterario per bambini...il pubblico potenziale che esiste là fuoriè troppo ampio e variegato perchè lo si possa raggiungere applicando un qualunque criterio restrittivo basato sull'immagine ipotetica e assolutamente non verificabile di un immaginario "lettore medio" [...]. tratto da: Writing for Comics di Alan Moore...tutto il resto è noia.
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On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere

On Writing. Autobiografia Di Un Mestiere
"Steve" King, la sua adolescenza tormentata, il suo approccio alla scrittura, molti straordinari consigli e qualche buon attrezzo del mestiere. Semplicemente illuminante.
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Racconti dal Sottobosco

Racconti dal Sottobosco
[...Nessuno di noi, tranne forse i bambini a cui il libro è rivolto, potrebbe mai credere all’amore sbocciato su di un davanzale tra una farfalla e una formica o al furto delle macchie di una coccinella eppure Silva è in grado di creare con la sua dolcezza espressiva e con la sua prosa asciutta ma mai banale quella “Sospensione della Realtà” che è l’ingrediente essenziale per ogni scrittore, quel patto non scritto che lega indissolubilmente un lettore alla storia che sta leggendo e Silva ci porta in punta di piedi tra il muschio odoroso e la terra umida del sottobosco rendendoci non spettatori passivi ma partecipi delle avventure del piccolo popolo. È proprio questo che fa di un racconto un buon racconto, l’instaurarsi di un legame forte tra la mente del lettore e le pagine di un’avventura che vorremmo non finisse, che ci risolleva e ci fa stare bene facendoci tornare per un attimo bambini quando nella terra bagnata dopo un temporale ci perdevamo ore a osservare quell’ipnotico brulicare di vita....] Recensione a cura di Mattia Sirocchi
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Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini

Il Distaccamento Po e La Resistenza dei Mezzanesi. di Lino Gelmini
In un' Italia sempre più alla deriva ideologica, mi permetto di consigliarvi un libro scritto in prima persona da chi ha partecipato a liberare prima e costruire poi, rischiando tutto se stesso, il nostro Bel Paese; al contrario di tanti "intellettuali pieni di nulla" che parlano dall'alto dei loro scranni televisivi. Si tratta di pura ed emozionale Memoria Storica e di un accalorato omaggio a chi ha concluso troppo precocemente la propria vita, donandola al più alto tra tutti i valori: la Libertà. Una ricostruzione accurata e commovente di un piccolo comune del nord Italia che, come tanti in quegli anni, è stato teatro di sofferenze e speranze, vite e persone. Il libro in questione non è in vendita (e questo la dice lunga sulla bontà delle intenzioni) ma potete richiederlo all'Anpi o al comune di Mezzani Inferiore (Parma). Credetemi, se volete veramente sapere e capire qualcosa della Resistenza, vale la pena leggerlo e faticare un po' per procurarselo. Grazie di tutto "Nonno" Lino. E' stato un onore conoscerti.