Ringrazio la giuria:
Comitato d’onore:
- Gianmario Anselmi, direttore del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna; direttore dell’Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna
- Antonio Faeti, docente di Grammatiche della Fantasia all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
- Roberto Grandi, prorettore dell’Università di Bologna
- Carlo Lucarelli , scrittore e autore televisivo
- Romano Montroni, Direttore delle librerie Feltrinelli fino al 2000, e oggi consulente per Librerie.coop
Comitato Scientifico:
per le sezioni storie brevi, poesia, blog- Salvatore Jemma (presidente della giuria), poeta
- Alberto Bertoni, docente di Storia della letteratura italiana moderna all’Università di Bologna
- Niva Lorenzini, critica letteraria, docente di Letteratura Italiana contemporanea all’Università di Bologna
- Maurizio Maldini, poeta
- Gianluca Morozzi , scrittore e musicista
e vi rimando al Post in cui vi annunciavo la mia partecipazione (e dal quale potrete risalire alla storia breve in concorso: Equilibri).
Buon Kiwi.


Il primo affondo lo aveva sferrato Giulio Tremonti, presentando un esposto per la puntata di Report del 5 aprile dedicata alla social card, nel corso della quale, secondo il ministro, erano stati lesi "i principi di completezza, correttezza e obiettività" dell'informazione. Tesi bocciata dall’Agcom che ha archiviato la denuncia del titolare del dicastero dell’economia sostenendo che "non si rilevano sconfinamenti del diritto di critica", poiché "la tecnica informativa tipica di Report è stata ritenuta legittima dal Tribunale civile di Roma". La seconda tappa dell’operazione silenzio spetterebbe ora alla stessa Rai, che – secondo il tam tam che circola in rete in queste ore – per bocca del direttore generale Masi avrebbe annunciato di non garantire più ai giornalisti della fortunata trasmissione di RaiTre condotta da Milena Gabanelli la copertura legale. Il che equivarrebbe a una chiusura quasi certa: gli inviati della trasmissione, da sempre attivi nel denunciare le illegalità e i soprusi che ci circondano, dovrebbero provvedere di tasca propria alle spese legali cui, da bravi reporter, vanno continuamente incontro. 